Assemblea Generale UNI 26 febbraio 1967
Nasce il naturismo organizzato in Italia
All’ Hotel Bristol di Lugano, presenti 30 soci che vengono salutati dal Presidente Sig. KIELINGER, il quale porge il benvenuto e presenta il Sig. Weiss, presidente della Commissione di arbitraggio della Federazione Naturista Internazionale.
Il Presidente ricorda Enrico Chiesa, grande campione del naturismo italiano spentosi all’età di 80 anni alla fine del 1966. Enrico Chiesa fu per molti anni socio corrispondente dell’INF in Italia e mantenne il contatto tra INF e circa 150 naturisti che formarono più tardi l’embrione dell’odierna (come da verbale dell’assemblea) Unione Naturisti Italiani fondata a Zurigo nel 1963 dall’ Ing. Monge. L’Assemblea si alza e osserva un minuto di silenzio in memoria del compianto Amico Enrico. Continuando nella sua esposizione il Presidente informa che oggigiorno l’UNI conta 400 soci e che non passa giorno che richieste di adesione giungano alla Casella Postale dell’UNI a Zurigo.
La soluzione dell’indirizzo in Svizzera fu adottata per permettere alla direzione italiana di lavorare più tranquillamente al riparo di eventuali amare sorprese. Il presidente sarebbe comunque disposto a lasciare la carica ad un italiano se la sede potesse essere trasferita in Italia. Fa quindi allusione alla questione principale da trattare nel corso della giornata: collaborazione o no con l’ANITA, nuovo gruppo fondato dall’amico Ghirardelli, anch’egli socio dell’UNI. Il presidente nella sua qualità di segretario generale dell’INF si dichiara favorevole a tale collaborazione e confuta l’affermazione fatta da Fabbro, al Congresso Mondiale 1966 ad Anversa, secondo cui è legalmente impossibile praticare il naturismo in Italia.
Aggiunge pure che le organizzazioni naturiste estere offrono ospitalità nei loro campi ai naturisti italiani, presupponendo che in un prossimo avvenire questi facciano del loro meglio per contraccambiare tale ospitalità, in campi naturisti italiani. Ciò si basa su una decisione presa dal Comitato Direttivo dell’ INF il 12-11-1966. nella quale si afferma che le due associazioni consorelle devono collaborare tra loro per la creazione di una organizzazione-tetto che coordini sul piano nazionale tutte le attività in favore del naturismo italiano.
Il Presidente ricorda Enrico Chiesa, grande campione del naturismo italiano spentosi all’età di 80 anni alla fine del 1966. Enrico Chiesa fu per molti anni socio corrispondente dell’INF in Italia e mantenne il contatto tra INF e circa 150 naturisti che formarono più tardi l’embrione dell’odierna (come da verbale dell’assemblea) Unione Naturisti Italiani fondata a Zurigo nel 1963 dall’ Ing. Monge. L’Assemblea si alza e osserva un minuto di silenzio in memoria del compianto Amico Enrico. Continuando nella sua esposizione il Presidente informa che oggigiorno l’UNI conta 400 soci e che non passa giorno che richieste di adesione giungano alla Casella Postale dell’UNI a Zurigo.
La soluzione dell’indirizzo in Svizzera fu adottata per permettere alla direzione italiana di lavorare più tranquillamente al riparo di eventuali amare sorprese. Il presidente sarebbe comunque disposto a lasciare la carica ad un italiano se la sede potesse essere trasferita in Italia. Fa quindi allusione alla questione principale da trattare nel corso della giornata: collaborazione o no con l’ANITA, nuovo gruppo fondato dall’amico Ghirardelli, anch’egli socio dell’UNI. Il presidente nella sua qualità di segretario generale dell’INF si dichiara favorevole a tale collaborazione e confuta l’affermazione fatta da Fabbro, al Congresso Mondiale 1966 ad Anversa, secondo cui è legalmente impossibile praticare il naturismo in Italia.
Aggiunge pure che le organizzazioni naturiste estere offrono ospitalità nei loro campi ai naturisti italiani, presupponendo che in un prossimo avvenire questi facciano del loro meglio per contraccambiare tale ospitalità, in campi naturisti italiani. Ciò si basa su una decisione presa dal Comitato Direttivo dell’ INF il 12-11-1966. nella quale si afferma che le due associazioni consorelle devono collaborare tra loro per la creazione di una organizzazione-tetto che coordini sul piano nazionale tutte le attività in favore del naturismo italiano.